Adriana Crolla - Pampa gringa

30.12.2013 14:37

Mentre sono ancora fresche nella memoria degli italiani in Argentina le celebrazioni per i 68 anni della Repubblica e per la giornata dell'immigrante italiano, può risultare utile ricordare una recente pubblicazione dedicata a fare il punto sulle origini dell'Italianistica in Argentina. Uscito lo scorso anno, il libro di Adriana Crolla Leer y enseñar la italianidad: sesenta años y una historia en la universidad del Litoral, edito dall'Universidad Nacional del Litoral, vuole essere in primo luogo una dotta rievocazione dei momenti centrali che portano alcune università locali, ma soprattutto quelle di Rosario e Santa Fe, alla creazione di cattedre di letteratura e lingua italiana. Prendendo le mosse dal rinnovato interesse per la traduzione che investe la cultura europea nei primi anni dell'ottocento, in pieno auge della cultura romantica, Crolla collega molto opportunamente i riflessi di quel dibattito tra gli intellettuali del Rio de la Plata con la nascita delle prime istituzioni universitarie nel corso della seconda metà dell'ottocento. Il discorso ampio non tralascia alcune notizie anche sulla presenza di apprezzati docenti in corsi di studi che poco hanno da spartire con le lettere. Non mancano appunto riferimenti a studiosi del calibro di Alessandro Terracini, docente di matematica a Tucuman. Ma l'opera di Crolla approfondisce soprattutto il profilo di alcuni insigni ricercatori che posero le basi della conoscenza sulla letteratura italiana in Argentina: Vanni Blengino, Angelo Battistessa e Gherardo Marone. In particolare il primo risulta essere il precursore degli studi dedicati ad analizzare l'influsso della migrazione sulla creazione letteraria, ambito di indagine oggi considerato di grande interesse. Attivi a Rosario furono invece Furio Lilli e Eugenio Castelli, cui sono dedicate pagine fitte di riferimenti ai testi da loro pubblicati durante la loro attività accademica. Grazie a questa ricostruzione, è possibile ridare a entrambi quel posto di rilievo che meritano nella storia dell'Italianistica locale.

 

La professoressa Crolla, apprezzata per le sue ricerche sulla presenza degli immigranti nella zona del litoral, docente e ricercatrice spesso invitata a tenere corsi e incontri in Italia, Francia e Spagna, ha pure saputo coniugare la sua passione accademica con le attuali risorse tecnologiche. Spetta a lei infatti il merito del magnifico progetto Portal de la memoria gringa, elaborato dal 2006 in seno ad un'altra sua creazione, il “Centro de Estudios Comparados” dipendente dall'Universidad del Litoral. Si può consultare su https://www.fhuc.unl.edu.ar/portalgringo/crear/gringa/nosotros_colaoradores.html

 

Renata Adriana Bruschi

dicembre 2013

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