FILBA 2013

25.09.2013 00:00

Filba 2013

Proprio oggi, mercoledì 25 settembre, a Buenos Aires e  da sabato 28 a Santiago del Cile inizia il 5° Filba, Festival internazionale di letteratura. Nelle due città fino al 2 ottobre si possono seguire i 60 appuntamenti tra incontri con scrittori e critici argentini e stranieri, workshop, performace e laboratori dedicati alla llettratura e alle arti. Paese ospite in questa occasione è la Colombia.

Buenos Aires diventa per alcuni giorni il centro della vita letteraria dell'America Latina. In questa quinta edizione del festival, ideato da Maria Soledad Costantini e Pablo Braun di Eterna Cadencia, molte sono le novità a conferma dell'incredibile capacità di rinnovamento che dimostra il team degli organizzatori. Tra tutte, la più eclatante, apprezzabilissima per lo sforzo organizzativo che l'ha resa possibile, è la duplice sede, in Argentina e in Cile. Ma anche è proposta innovativa di quest'edizione la sezione Kook, uno spazio pensato per presentare la poesia con modalità inusuale in collaborazione con il Goethe Institut. Dalla Colombia arrivano  Evelio Rosero, Cristian Valencia, Juan Manuel Roca, Miguel Torres, Margarita García Robayo y Pilar Quintana. Altri scrittori invitati sono Tobias Wolff (EEUU), Simon Reynolds (UK), Sergio Sant'Anna (Brasile), Delphine De Vigan (Francia), Lina Meruane (Cile), Sylvia Molloy (Argentina), Carsten Jensen (Danimarca). Nessun ospite in questa edizione dall'Italia. 

Una breve conversazione con Patricio Zunini, coordinatore dell'evento dal 2008, chiarisce l'arcano. Nella prima edizione del festival, Giovanni Vattimo, assiduo frequentatore delle sale per conferenze argentine, ha inaugurato le giornate con la sua prolusione. Oggi però le cose stanno diversamente. “Quest'anno non siamo riusciti a portare nessun italiano” - ammette Zunini - malgrado gli sforzi compiuti. Tra gli ospiti italiani di passate edizioni, ci ricorda la presenza di Alfonso Berardinelli, che ha tenuto un affollato seminario sulla poesia, e di Ermanno Cavazzoni, presente nel 2011. Le opere di quest'ultimo, tradotte allo spagnolo e ancora reperibili nelle librerie argentine, sono riuscite a conquistarsi un pubblico di appassionati e Cavazzoni viene ancora ricordato per la lectio magistralis sulla comicità nella letteratura italiana tenuta appunto due anni fa. 

I frequentatori di questo festival non cercano gli scrittori di grande popolarità, ma aspettano con ansia il calendario degli appuntamenti comunicato da Eterna Cadencia e selezionano gli incontri sulla base di interessi personali. Talvola capita, come nel caso dell'incontro con Berardinelli, che la comunità locale di intellettuali accorre attirata dal consiglio offerto dagli organizzatori del Filba. Questo è appunto il proposito di Pablo Braun, fondatore nel 2005 di TEMAS e impegnato sul sociale, con progetti che poggiano sull'inclusione e sul sostegno alla cultura in ogni ambito. 

Certo, se vuole proporre un autore italiano, oggi Filba deve fare i conti con le tante attività che si svolgono in Italia a settembre e impegnano gli scrittori italiani. Non è sempre agevole attirarli verso queste latitudini. Ma questa manifestazione è ancora giovane, la sua principale vocazione resta l'America latina. Il miglior augurio che si possa fare è che l'inarrestabile spinta a crescere lo porti a diventare il festival di riferimento per questa particolare area culturale, nota in Italia ancora in modo parziale. Filba potrebbe ben arricchire questa conoscenza, premessa necessaria perchè il dialogo culturale resti vivo e si rinnovi. 

https://filba.org.ar/

Renata Adriana Bruschi

Tribuna Italiana 26/09/2013

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